MESSAGGIO DELLA MADONNA APPARSA A FATIMA

(Dato a Lucia il 13 ottobre 1917. Nonostante siano trascorsi 106 anni è attuale)

   Il seguente messaggio fu trasmesso da Lucia il 22 maggio 1958 al reverendo Padre Agostino Fuentes, postulatore della causa di beatificazione di Francesco e Giacinta di Fatima:

    “PADRE, LA MADONNA È MOLTO SCONTENTA PERCHÉ NON SI È FATTO CASO AL SUO MESSAGGIO DEL 1917. Né i buoni, né i cattivi vi hanno fatto caso. I buoni vanno per il loro cammino senza preoccuparsi, non seguono le norme celestiali; ed i cattivi nella via larga della perdizione. NON TENENDO CONTO I CASTIGHI CHE LÌ MINACCIANO.

   Mi creda, Padre, IL SIGNORE CASTIGHERÀ IL MONDO MOLTO PRESTO. Il castigo è molto imminente, verrà presto il castigo materiale; s’immagini, Padre, quante anime andranno all’inferno! E questo succederà perche non si prega e non si fa penitenza.

   Questa è la causa della tristezza della Madonna. Padre, lo dica a tutti che LA MADONNA ME LO HA DETTO MOLTE VOLTE: MOLTE NAZIONI SPARIRANNO DALLA FACCIA DELLA TERRA. NAZIONI SENZA DIO SARANNO IL FLAGELLO SCELTO DA DIO STESSO PER CASTIGARE L’UMANITÀ SE NOI PER MEZZO DELLA ORAZIONE E DEI SACRAMENTI NON OTTERREMO LA GRAZIA DELLO LORO CONVERSIONE.

   Lo dica, Padre, che il demonio sta attaccando la battaglia decisiva contro la Madonna, perché quello che affligge il cuore Immacolato di Maria e di Gesù è la caduta delle anime religiose e sacerdotali.

   Egli sa che i Religiosi e i Sacerdoti, abbandonata la loro eccelsa vocazione, trascinano molte anime nell’inferno. Noi siamo appena in tempo per trattenere il castigo del Cielo. Abbiamo a nostra disposizione due mezzi efficacissimi: l’orazione ed il sacrificio. Il demonio fa tutto per distrarci e toglierci il gusto della preghiera: ci salveremo o ci danneremo insieme.

   Però, Padre, bisogna dire alle persone che non devono stare ad attendere dal Sommo Pontefice un richiamo alla penitenza e alla preghiera, né dai vescovi, né dai parroci, né da superiori generali: È GIÀ TEMPO CHE OGNUNO DI SUA INIZIATIVA COMPIA OPERE SANTE E RIFORMI LA SUA VITA SECONDO I RICHIAMI DELLA MADONNA.

   Il demonio vuole impadronirsi di anima consacrate; tenta di corromperle per indurre gli altri all’impenitenza finale. Usa tutte le astuzie e perfino suggerendo di aggiornare la vita religiosa. Ne perviene sterilità alla vita interiore e freddezza nei secolari, circa la rinuncia ai piaceri e la totale immolazione a Dio.    Lo dica, Padre, che due cose furono a santificare Giacinta e Francesco: L’AFFLIZIONE DELLA MADONNA E LA VISIONE DELL’INFERNO.

   La Madonna si trova come tra due spade: da una parte vede l’umanità ostinata ed indifferente davanti ai castighi minacciati, dall’altra vede noi che calpestiamo i Sacramenti e disprezziamo il castigo che si avvicina, rimanendo increduli, sensuali e materialisti.

  La Madonna ha detto espressamente: “CI AVVICINIAMO AGLI ULTIMI TEMPI” me lo ha detto tre volte:

  • Prima affermò che il demonio ha ingaggiato una lotta decisiva, cioè finale, dalla quale uno dei due uscirà vittorioso o sconfitto: o siamo con Dio o col demonio.
  • La seconda volta mi ha ripetuto che gli ultimi rimedi dati al mondo  sono il ROSARIO  e la DEVOZIONE AL CUORE IMMACOLATO DÌ MARIA ; ultimi significa che non ce ne saranno altri.
  • La terza volta mi disse che, esauriti gli altri mezzi disprezzati dagli uomini, ci dà con tremore l’ultima ancora di salvezza che è la SS. Ma Vergine in persona, segni di lacrime, messaggi di diversi veggenti sparsi da tutte le parti del mondo.

   Disse la Madonna che se non ascoltiamo e non ci emendiamo ancora, non saremo più perdonati. Padre (mi diceva Lucia) E’ URGENTE CHE CI RENDIAMO CONTO DELLA TERRIBILE REALTA’. Non vogliamo riempire le anime di paura, è solo un urgente richiamo alla realtà. Da quando la SS. Ma Vergine ha dato grande efficacia al santo Rosario, non c’è problema materiale, né spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere con il santo Rosario e con i nostri sacrifici. Recitarlo con amore e devozione sarà consolare Maria e tergere tante lacrime al suo Cuore Immacolato”.

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Per l’intervista sopra citata Padre Fuentes ottenne il permesso dal

Santo Padre allora regnante.

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                       ANGOSCIOSI AVVERTIMENTI

   Il giornale “Neues Europa” (La Nuova Europa) di Stoccarda del 15 ottobre 1963 pubblicò sotto il titolo “L’Avvenire dell’Umanità” a firma di L. Einrich un articolo che ha documentato un “estratto” del Segreto di Fatima del quale si aspettava la divulgazione nel 1960.

   Il documento conosciuto per una indiscrezione diplomatica sarebbe stato inviato a titolo informativo dalle autorità Vaticane a quelle di Washington, di Londra e di Mosca, ritenendolo necessario, anzi indispensabile alla convenzione riguardante la cessazione degli esperimenti nucleari.

   L’autenticità di tale documento non è mai stata smentita dal Vaticano. Il 13 ottobre 1917, dopo una serie di sei apparizioni, la Vergine SS. ma appare per l’ultima volta ai bambini di Fatima, Lucia, Giacinta e Francesco. Dopo l’avvenimento del “Miracolo del Sole”, la Madre di Dio rivelò a Lucia un  messaggio speciale che “fra l’altro” diceva:

   “Non aver timore, cara piccola. Sono la Madre di Dio, che ti parla e ti domanda di rendere pubblico il presente Messaggio per il mondo intero. Ciò facendo incontrerai forti resistenze.

   Ascolta bene e fa attenzione a quello che ti dico: gli uomini devono correggersi. Con umili suppliche devono chiedere perdono dei peccati commessi e che potrebbero commettere. Tu desideri che io ti dia un segno, affinchè ognuno accetti le Mie Parole che dico per mezzo tuo, al genere umano.

   Hai visto il prodigio del Sole, e tutti, credenti , miscredenti, contadini, cittadini, sapienti, giornalisti, laici, sacerdoti, tutti lo hanno veduto. Ed ora proclama a mio nome: “UN GRANDE CASTIGO CADRA’ SULL’INTERO GENERE UMANO, NON OGGI, NE’ DOMANI, MA NELLA SECONDA META’ DEL SECOLO XX”.

    Lo avevo già rivelato ai bambini Melania e Massimino a “La Salette”, ed oggi lo ripeto a te, perché il genere umano ha peccato e calpestato il Dono che avevo fatto. In nessuna parte del mondo vi è ordine, e Satana regna sui più alti posti, determinando l’andamento delle cose.

   Egli effettivamente riuscirà a introdursi fino alla sommità della Chiesa; egli riuscirà a sedurre gli spiriti dei gradi scienziati che inventano le armi, con le quali sarà possibile distruggere in pochi minuti gran parte dell’umanità.

   Avrà  in potere i potenti che governano i popoli, e li aizzerà a fabbricare enormi quantità di quelle armi. E se l’umanità non dovesse opporvisi, sarò obbligata a lasciar libero il braccio di Mio Figlio. Allora vedrai che Iddio castigherà gli uomini con maggiore severità che non abbia fatto con il diluvio.

   Verrà il tempo dei tempi  e la fine di tutte le fini, se l’umanità non si convertirà; e se tutto dovesse restare come ora, o peggio, dovesse maggiormente aggravare, i grandi e i potenti periranno insieme ai piccoli e ai deboli. Anche per la Chiesa verrà il tempo delle sue grandi prove. Cardinali si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi.

   Satana marcerà in mezzo alle loro file e a Roma vi saranno grandi cambiamenti. Ciò che è putrido cadrà, e ciò che cadrà, più non si alzerà.    La Chiesa sarà offuscata, e il mondo sconvolto dal terrore.

   Tempo verrà che nessun Re, Imperatore, Cardinale o Vescovo, aspetterà Colui che tuttavia verrà, ma per punire secondo i disegni del Padre mio.

   Una grande guerra si scatenerà nella seconda metà del secolo XX. Fuoco e fumo cadranno dal Cielo, le acque degli oceani diverranno vapori, e la schiuma si innalzerà sconvolgendo, e tutto affondando. Milioni e milioni di uomini periranno di ora in ora e coloro che resteranno in vita, invidieranno i morti.

   Da qualunque parte si volgerà lo sguardo, sarà angoscia, miseria, rovine in tutti i paesi. Vedi? Il tempo si avvicina sempre più, e l’abisso si allarga senza speranza.

   I buoni periranno insieme ai cattivi, e i grandi con i piccoli, i Principi della Chiesa con i loro fedeli, e i regnanti con i loro popoli. Vi sarà morte ovunque a causa degli errori commessi dagli insensati e dai partigiani di Satana il quale allora, e solamente allora, regnerà sul mondo; in ultimo, allorquando quelli che sopravvivranno ad ogni evento, saranno ancora in vita, proclameranno nuovamente Iddio e la sua Gloria, e Lo  serviranno come un tempo, quando il mondo non era così pervertito. Va’, piccola mia, e proclamalo. Io a tal fine, sarò sempre al tuo fianco per aiutarti”.

(Pro manuscripto)

   In base al documento di S.S. Paolo VI pubblicato il 14.10.66 e al decreto della Congregazione per la propagazione della fede A.A.S. n. 58/16 del 29.12.66 non è più proibito pubblicare – senza imprimatur –  scritti riguardanti nuove apparizioni, rivelazioni, profezie, miracoli.

   Né Giovanni XXIII, né Paolo VI hanno ritenuto opportuno svelare la terza parte del Segreto di Fatima al mondo e quanto pubblicato sul giornale di Stoccarda “Neues Europa” (La Nuova Europa) il 15 ottobre 1963 non è stato confermato né direttamente smentito   Quindi non possiamo solo con filiale obbedienza che rimetterci alla paterna prudenza e saggezza del Santo Padre.

   Comunque vi è la certezza che la terza parte del Segreto racchiude una particolare gravità, confermata dalla tragica realtà che il mondo intero oggi sta vivendo. E’ giunta la pienezza dei tempi?. Stiamo vivendo il prologo dell’Apocalisse profetizzata da Giovanni?

   Se i cristiani testimoniano con l’amore la speranza nella Misericordia di Dio devono anche gridare con coraggio la verità della giustizia di Dio.

   Non ci illudiamo di essere salvi, comunque, è giunto il tempo in ci le parole non bastano, occorre agire, e, subito se vogliamo che l’umanità, che ciascuno di noi possa vedere… oltre il fuoco…. la luce.

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(Registrato dalla Radio Vaticana il 13.5.1977, ore 21-ore 23)

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   Quando Papa Giovanni Paolo II, si trovava a Fula, durante il suo viaggio in Germania (15-19 novembre 1980) in un gruppo ristretto di persone gli furono poste delle domande fra le quali una sul Segreto di Fatima. Uno dei presenti ne ha fatto una “documentazione” protocollata.

   Nome e testimonianze giacciono alla Redazione della rivista “Vox Fidei”. Noi citiamo il testo quale è riportato da quella rivista al n. 10 dell’anno 1981:

   “Cos’è il Segreto di Fatima? Esso doveva venire pubblicato già nel 1960”.

Risposta del Santo Padre: “Per il suo contenuto impressionante e per non animare la forza mondiale del comunismo a certe ingerenze, i miei predecessori preferirono una “relazione diplomatica” (del “Segreto”).

   Inoltre dovrebbe bastare ad ogni cristiano di sapere quanto segue: quando si legge (nel Segreto) che oceani inonderanno interi continenti, che gli uomini verranno tolti dalla vita repentinamente, da un minuto all’altro, e ciò a milioni… se si sa questo, non occorre davvero di pretendere la pubblicazione di questo segreto…

   Molti vogliono sapere solo per curiosità e sensazione; ma essi dimenticano che il “sapere” porta con sé anche la responsabilità…; ma essi vogliono solo accontentare la loro curiosità. Questo è pericoloso quando, in pari tempo non si vuole fare nulla, dicendo che “non giova a nulla!”.

Il Papa, a questo punto, afferrò il Rosario dicendo: “Pregate, pregate e non interrogate ulteriormente. Tutto il resto raccomandatelo alla Madonna”.

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(1982)

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