Archivi del mese: gennaio 2016

CONVIENE RIFLETTERE oltre che pensare. Gli specchi non pensano, ma per fortuna riflettono…

L’ARROGANZA DELL’IDEOLOGIA GENDER          (Nazareno Marconi, Vescovo di Macerata)

                                                                                          ( Da GESU’ MAESTRO – n. 3, 2015)                                                               

   Quando ho cominciato a interessarmi alla questione dell’ideologia Gender, la prima sensazione è stata di stupore. C’è un detto attribuito a Cicerone che recita: “Non esiste al mondo una idiozia così grande, che qualche filosofo non abbia già detto”.

    Cioè, le teorie, per quanto stupide, sono già state sostenute nel passato da qualcuno. Ma vi posso assicurare che, per quanto abbia ricercato, nel passato dell’umanità nessuno ha mai sostenuto che, se una donna si comporta da donna e  un  uomo da uomo, non solo nelle preferenze sessuali, ma anche negli atteggiamenti e nel modo di pensare e di vedere il mondo, questo non dipende dal fatto di avere una differenziazione sessuale fisica e cromosomica, ma solo dall’essere stati educati a giocare con le bambole le bambine e i bambini con i soldatini.

   Questa teoria strampalata è proprio in estrema sintesi, ciò che sostiene l’ideologia Gender. Ci sarebbe da riderci al bar, se non avesse conseguenze disastrose sul futuro dei nostri giovani.

   La differenziazione sessuale tra un uomo e una donna è così profonda che ogni cellula ne porta impresso il segno, nel suo corredo cromosomico, fin dal concepimento.

   Nei miei studi di archeologia, ho visto varie volte i resti di uno scheletro di migliaia di anni fa, che un bravo medico sapeva subito riconoscere come maschile o femminile.

   I segni della nostra differenziazione sessuale compaiono immediatamente con l’inizio della vita e restano molto oltre la nostra morte.

   La Bibbia ci dice che sono una parola che il Creatore ha posto nella carne umana  una vocazione per ogni persone, fin dall’inizio. “maschio e femmina li creò”, invitandoli a vivere da uomo e da donna in una bellissima uguaglianza di dignità, pur nella diversità dei sessi.

   Cos+ l’umanità ha vissuto per millenni, finché pochi attivisti molto agguerriti, del movimento omosessuale americano e poi mondiale, non vi hanno visto la soluzione di un loro problema.

   Per anni si erano impegnati a promuovere studi che mostrassero l’esistenza di un terzo sesso, si cercava un’origine genetica dell’omosessualità per rivendicare la loro condizione come “naturale”, pari a quella dei maschi e delle femmine.

   Tutto questo studio non trovò nulla, anzi diede forza a chi sosteneva che almeno la stragrande maggioranza degli omosessuali fossero persone condizionate da esperienze traumatiche o da pesantissimi condizionamenti ambientali.

   Allora si decise di cambiare strategia sposando l’ideologia Gender: non cercare più una base fisica e naturale dell’omosessualità, ma distruggere la base fisica e naturale della differenziazione sessuale.

   Avrebbero così potuto sostenere che, se tutti sono ciò che sono per l’influsso dell’ambiente, siamo tutti sullo stesso piano e la natura non ha nulla da dire né sull’omosessualità né sulla eterosessualità.

   La molla di tutta questa passione, secondo alcuni esperti, sarebbe da ricercare nel fatto che chi vive l’omosessualità vive un disagio profondo. Si sente scisso tra sesso biologico e predisposizione affettiva e la risposta del movimento gay è che non deve cercare in sé le risposte per trovare equilibrio e pace, ma incolpare il mondo intero del fatto che ancora distingue tra uomini e donne.

   Secondo loro sarebbe questa distinzione a far soffrire le persone e andrebbe perciò eliminata. Non so se tutto questo sia esatto al cento per cento, ma la ricostruzione mi convince e spiega molte cose.

   Soprattutto mi permette di pensare che, chi si impegna a sostenere la teoria del Gender, cercando e trovando appoggi politici, con l’arroganza di chi sa manipolare i mass media, anche barando e dicendo grandi falsità pericolose, non è un malvagio incallito, ma solo una persona ferita che cerca in modo sbagliato di fare meglio.

   Credo perciò sia giusto ricercare la verità e smascherare la menzogna.. Non si tratta perciò, in questo campo, di fare una crociata contro qualcuno, ma di credere alla frase di Gesù: “Solo la verità vi farà liberi” (Gv. 8, 32).

   E’ nella ricerca della verità che libera tutti e permette di camminare sulla via del bene, che ho incoraggiato un cammino di conoscenza del problema da parte di tutti, con la collaborazione di tante associazioni e movimenti che hanno a cuore il bene dei nostri giovani e dei bambini.

   Pensate soltanto che a partire da questa idea derivano conseguenze del tipo: “Non ha nessuna importanza per un bambino se ha un padre o una madre, o due padri, o due madri, o tre o diciotto”.

   Questa dichiarazione è della presidente del movimento pro – adozioni gay “Famiglie arcobaleno”.

   Basterebbe controbattere che negli studi sui bambini accolti in orfanatrofi tutti tendono naturalmente a individuare tra chi li assiste, una figura maschile e una figura femminile, a cui si affezionano istintivamente, evidentemente ricercando un padre e una madre.

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Dialetticamente formidabile, psicologicamente congruo, antropologicamente scientifico, cristianamente tollerante, contenutisticamente assertivo e veritiero  Insomma è quanto di meglio ho trovato. Grazie don Neno. (Gigi Avanti)

 

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QUANTO A INTELLIGENZA…MEGLIO ESSERE PECORA CHE CAPRA!

DOVE STA SCRITTO CHE UN DESIDERIO SI AUTOPROMUOVA A DIRITTO?

 

Al fondo del vuoto chiacchericcio pseudo-culturale (ed anche ideologicamente di bassissima lega) di questi giorni  sui “diritti civili” ci sta una domanda; “MA DOVE STA SCRITTO CHE QUEL CHE DESIDERO AVERE ABBIA DIRITTO AD AVERLO?”, Dove sta scritto cioè che ho diritto ad avere gli stessi diritti degli sposati pur non essendolo? Dove sta scritto che l’omosessualità accampi dei diritti propri della eterosessualità? Dove sta scritto? Dove sta scritto che il desiderio si autoproclami diritto?

Sono domande semplici alle quali occorrerebbe rispondere in umile semplicità. Cosa difficile se l’approccio mentale è più da capra che da pecora…

Quel che manca del tutto in questo fasullo cicaleccio pseudo-giuridico è proprio l’uso dell’intelligenza al livello più alto per il quale è stata formata e cioè il livello spirituale ampio, o per dirla meglio, al livello antropologico universale.

Quel che mi irrita e spaventa è la mancanza di rispetto (ma l’arroganza ideologica rispetta solamente le proprie idee in un orgia narcisistico-erotica da far venire i nervi… ed anche  i brividi!) per le leggi della natura.  E per concludere ricordo una considerazione della psicologa olandese Terruwe recentemente ricordata anche da papa Francesco: “Mentre Dio perdona sempre e l’uomo perdona qualche volta, la natura non perdona mai. Se non la si rispetta prima o poi ribatte il colpo, si vendica”. 

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PROMOZIONE LIBRO BELLO…

PER CONTRIBUIRE AD INCREMENTARE LA CULTURA DELLE “BUONE RELAZIONI” A TUTTI I LIVELLI, SI SIGNALA QUESTO LIBRO (al prezzo di 10.00 euro). “BUONE RELAZIONI” non di rado ostacolate da “barriere” di diversa natura, barriere oltre le quali è possibile, conveniente, proficuo andare…

Tra i curatori del libro, il supervisore dell’equipe del Centro di Consulenza di Viale della Primavera 43, SANDRO MONTANARI.

Tra gli interventi, quelli di alcuni consulenti familiari (Elisabetta Baldo, ,Bianca Crocamo, Patrizia Pintus, Gigi Avanti).

Il ricavato delle vendite viene donato in beneficenza.

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Per l’acquisto inviare indirizzo al sottoscritto che provvederà alacremente indicando IBAN proprio.OLTRE LE BARRIERE 2

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AUGURI GIOIOSI DON CARLINO

“La preghiera comincia dove finisce la poesia,

quando la parola non serve più

e occorre un linguaggio altro”, (Mario Luzi)

 

       Così introduciamo i radiosi e festosi auguri

       di buon compleanno al carissimo amico

       fratello prete don Carlino.,,

 

 SETTANT’ANNI… UN SOFFIO

    (per Don Carlino Panzeri)

 

  Trentuno dicembre, un giorno normale,

  nasceva piccino un bimbo speciale.

In quel di Pontida cresceva robusto

fra canti e trastulli. sorrisi e preghiere.

  Divin Creatore, un grazie di cuore

  per questo regalo di gioia e d’amore.

Lo spirito Santo lo segue ad arte

finché una voce lo chiama in disparte.

  La Vergine Madre lo tratta con tatto

  e lui di riflesso ricambia di fatto.

Gesù lo insegue con passo deciso

ed egli lo segue con pio sorriso.

  Cristiano con voi e prete per voi

  Il motto sarà da sempre per noi.

Da quel di Pontida, giù giù per Albano

La Chiesa si fida, lui vede lontano.

  Famiglia e persone intende servire,

  mai solo però le cose a gestire.       

Del Regno di Dio percorre  la via

e gioia e speranza gli fan compagnia.

  Acuto di mente, soave di cuore,

  con animo ardente per Nostro Signore.

Settanta son pochi, settanta son tanti

gli amici gioiosi t’applaudon festanti.

  C come Carlino, P come Panzeri

  C come Carezza, P come preghiera.

Che tutto è grazia lo dici con gioia

Che tutto è gioia lo vivi con grazia.

  E’ il gioco perenne del Dio d’Amore

  al quale mandiamo un grazie di cuore.

A te don Carlino l’augurio sincero

di gioia e di grazia, nel modo più vero.

 

                                         (Maria e Gigi)

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(Auguri estensibili ai compleanni con

 cifra tonda… compresa la cifra 100)

 

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