Archivi del mese: settembre 2022

Relax…

“Sono talmente abituato ad essere teso che quando

sono calmo mi sento nervoso”.

“Non puoi impedire agli uccelli della tristezza di volteggiare

sul tuo capo, ma puoi impedire loro di farsi il nido tra i tuoi capelli”.

“Non puoi arrestare le onde, ma puoi imparare a cavalcarle”.

“La tempesta può disperderei fiori, ma non può distruggere i semi”.

“SE E’ PACE CHE VUOI, CERCA DI CAMBIARE

TE STESSO, NON GLI ALTRI.

E’ PIU’ FACILE PROTEGGERSI I PIEDI CON

DELLE PANTOFOLE CHE RICOPRIRE DI

TAPPETI TUTTA LA TERRA”.  (De Mello)

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PROIETTORE E SCHERMO

                        SCHERMO E PROIETTORE… insegnano qualcosa a chi ama imparare

    Non mi è simpatico (sebbene ne abbia titolo come semplice pensatore di strada…) interpretare “affermazioni” (eufemismo) di politici, opinionisti, intellettuali , ideologi, però questa volta faccio una eccezione.

   E faccio questa eccezione in considerazione del fatto che talune “affermazioni” mi sembrano più dei veri e propri giudizi ed insulti che semplici ed innocue affermazioni” pronunciate  contro coloro che la pensano “diversamente”.

   E’ un malvezzo del pensiero unico, purtroppo imperante in certa cultura autoreferenziale, considerare i “diversamente pensanti” come pensatori che usano male il cervello o che non lo  usano affatto  o, peggio ancora, come nemici da temere.

   E faccio questa eccezione confortato da quel poco o tanto appreso dalla frequentazione pluriennale di psicologi sani e seri e lo faccio ponendo discretamente, ma con fermezza scientifica, una  domanda.

   Questa la domanda: “Non può essere che quanto di negativo (uso un eufemismo) viene affermato da taluni nei confronti di altri possa non  essere la “proiezione” delle loro negatività?”.

   Il meccanismo psichico della “proiezione” infatti funziona così: quello che si vede proiettato su di uno schermo in  realtà sta nel proiettore.  

   Quanto di brutto vedo o dico (sentenzio, biasimo, giudico) degli altri non potrebbe essere quello che di brutto è dentro di me?

   E’ un meccanismo  inconscio, ovviamente,  per riconoscere il quale occorre una buona dose di umiltà psichica.

   Questo meccanismo (meccanismo proiettivo) è noto anche a psicologi di primo pelo ed anche, paradossalmente parlando, a Psicologi Non Laureati (curioso notare che  le iniziali P.N.L. siano la sigla di un approccio terapeutico – Programma Neuro Linguistico – molto apprezzato insieme a tutti gli altri).

   Aggiungo che la  “proiezione”,   unitamente alla “negazione” (negare o non riconoscere un problema, un dato di realtà, un errore per evitare guai ) alla “interpretazione” (arrampicarsi sugli specchi adducendo spiegazioni auto giustificative) e la “generalizzazione” (il classico auto giustificativo della serie “fanno tutti così”) sono considerati da tutta la letteratura psicologico –umanistica come dei meccanismi di difesa “infantili”.

   Il bambino cioè ricorre a questi meccanismi di difesa quando si trova in situazioni che potrebbero riservargli rimproveri, punizioni, ramanzine…

   L’adulto che ricorre a questi meccanismi di difesa si configura come un bambino diventato grande, ingrandito, ma non “cresciuto”.  

   L’adulto che riconosce invece i suoi limiti ed errori (e magari chiede umilmente di essere scusato) si configura come un bambino cresciuto bene.

   Un seme ingrandito è un semone, un bambino ingrandito è un bambinone. Un seme cresciuto bene è una pianta, un bambino cresciuto bene è un adulto.

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MI PERMETTO UNA INTERPRETAZIONE…

   Non è nelle mie corde (sebbene ne abbia titolo come semplice pensatore di strada…) “interpretare” affermazioni di politici, specie di politici russi, affermazioni relative alla tragica situazione di conflitto in atto, però questa volta faccio una eccezione confortato da quel poco o tanto appreso dalla frequentazione pluriennale di psicologi sani e seri e lo faccio trasformando la “interpretazione” in domanda.

   Questa la domanda: “Non può essere che quanto di negativo (uso un eufemismo) viene affermato dai politici russi nei confronti del resto del mondo possa essere la “proiezione” delle loro negatività?”.

   Il meccanismo psichico della “proiezione” infatti funziona così: quello che si vede proiettato su di uno schermo in  realtà sta nel proiettore.

   E’ un meccanismo  inconscio, ovviamente,  per riconoscere il quale occorre una buona dose di umiltà psichica.

   Questo meccanismo è noto anche a psicologi di primo pelo ed anche, paradossalmente parlando, a Psicologi Non Laureati (curioso notare che  le iniziali P.N.L. siano la sigla di un approccio terapeutico – Programma Neuro Linguistico – molto apprezzato insieme a tutti gli altri).

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Pregare poco, tanto o semplicemente bene?

   “Bisogna pregare tanto”…“Si prega troppo poco”…“Perchè Dio non interviene?”. Sono frasi quasi sconsolate ascoltate qua e là in relazione al dilagare del male. Dio è già intervenuto con l’incarnazione di Gesù…e qui da lì si dovrebbe partire per non patire rovinosamente l’attacco alla fede e alla speranza.

   Forse più che “tanto” o “poco” occorrerebbe pregare “bene”… e l’esempio viene proprio da Gesù quando dice: “Quando pregate dite così… – Padre Nostro –“.

   Per arrivare poi a dire semplicemente a Gesù: “Gesù, pensaci Tu”… come Egli stesso ha confidato a Don Dolindo Ruotolo (vedi Google).

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PER RIFLETTERE in silenzio…

“Vi sono uomini che muoiono senza aver mai parlato di Dio a nessuno”. (A. Martel)

“La parola non è feconda se non quando si sa tacere”. (Romano Guardini)

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CHE BELLA!

“O Signore, questa giornata è ormai giunta alla fine. Al cadere delle tenebre, in segno del nostro profondo e costante amore, mettiamo da parte ogni pensiero spiacevole, ogni incomprensione, ogni indegnità. Se le cose sono andate di traverso, nessuno punti sull’altro il dito accusatore.

Non importa di chi sia la colpa; importa solo il modo di sanare la situazione. E così con l’aiuto e con l’amore reciproco faremo della nostra casa una casa felice, dove noi con i nostri figli impareremo ad affrontare la vita con gioia; vicini l’uno all’altro, come tu Dio ci darai  la grazia di esserlo”. (Preghiera di due sposi pubblicata da una rivista femminile).

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Ma guarda un po’

                     CONVIVENZA E/0 MATRIMONIO… questo è il problema!

   Ed è un problema in quanto si mettono quasi in contrapposizione le due situazioni esistenziali… come se il matrimonio non fosse anch’esso una convivenza tra sposati!

   La scelta della “convivenza” come esperienza preparatoria o propedeutica al matrimonio assomiglia a qualcosa come “voler fare esperienza del matrimonio senza entrarvi”.

   Senza entrarvi… perlomeno per quello che il matrimonio è nella sua natura. E la natura del matrimonio ha a che fare con il “per sempre” . Un per sempre insito anche nella parola “amore” che, latinamente parlando, significa “a – mors” (non morte).

   Mi chiedo se si possa operare una scelta avente come DNA il “per sempre” (matrimonio) in una modalità che non prevede questo “per sempre” (convivenza).

   Non è molto saggio voler fare esperienza del matrimonio senza entrarvi… così come sembra poco intelligente voler fare esperienza della morte con un lungo sonno”. (T.Bovet)

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MA QUALE DIRITTO?

                                       A PROPOSITO DI ABORTO DIRITTO E ABORTO DELITTO

                                                                 (due considerazioni)

                     “Meglio essere padroni dei propri silenzi, che schiavi delle proprie idee”.

   Sembra infatti essere questa una delle dinamiche inconsce degli “abortisti”, la dinamica di diventare schiavi delle idee partorite, senza troppe doglie, dalla propria mente. Ma andiamo per gradi.

1)  L’area culturale che inneggia al “diritto di abortire” dovrebbe venire bonificata dalla tossicità ideologica dalla quale è infestata e devastata..

   La  dialettica “diritti – doveri” è una sorta di curiosa parodia di realtà ben più profonde e reali non percepibili da menti refrattarie a considerare il “mistero” (scientifico o spirituale che sia…) come categoria di pensiero… Ci vuole tutta una vita, infatti, per capire che non si può capire tutto… asseriva Confucio.

   Al punto che lo stesso Einstein affermava: “Chi non accetta il misero non è degno dio vivere” e “I pregiudizi sono il ragionamento degli stupidi”.

   Questa patologia autoreferenziale del narcisismo ideologico sta mostrando la corda, ma non se ne accorgono purtroppo coloro che ne sono affetti.

   Il narcisismo ideologico è questo. Uno si fa una idea, se ne innamora e vi si affoga dentro…

Comprensibile innamorarsi di una propria idea, (di una  propria immagine), ma da li a “sposarla” frettolosamente ce ne corre…

   Sostenere che abortire è un diritto equivale a sostenere che uccidere è un diritto. Abortire è un “delitto”, oltre tutto perpetrato contro l’innocente indifeso e ignorando l’eventuale partner…

  2)  Che bello, paradossalmente parlando, quando “sbagliare” era una eventualità, una libera scelta dovuta purtroppo alla fragilità costituzionale della creatura umana (almeno così si deduce dal dissesto originario operato dalla scelta individuale di Eva – in contesto di relazione –  di desiderare di “avere” quanto le era apparso gradevole e attraente).

   E se il desiderio di avere nascondesse il bisogno di essere quello che si desidera avere… essere cioè “attraenti, gradevoli” nella relazione con il proprio Adamo? Ma questa è un’altra storia…

   Se operare il male è un diritto, quale è  il dovere che potrebbe fargli da contrappeso?  Il “desiderio” che diventa un “diritto” attiene a quella dinamica definita “infantile” da tutta la letteratura psicologica seria e sana.

  Vero è che se non si diventerà “come bambini” non si entrerà nel Regno dei Cieli, ma “come bambini”…  non “come bambini capricciosi”.

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http://www.gigiavanti.com

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Tempo di vendemmia

                              TEMPO DI VENDEMMIA… UN GRAPPOLO DI…

  • “Non esistono parole più chiare del linguaggio del corpo, una volta che si è  imparato a leggerlo”. (A. Lowen)
  • “La psicoterapia consiste semplicemente nella liberazione di capacità già esistenti nell’individuo alla stato latente”. (C. Rogers)
  • “La coscienza è ciò che, secondo noi, dovrebbero avere gli altri”.  (Taddeus)
  • “L’unico tiranno che accetto in questo mondo è la piccola voce silenziosa che è dentro di me”. (Gandhi)
  • “Metti una mano nella tua coscienza e vedi se non la estrai nera come la pece”. (Proverbio Olandese)
  • “Il consumatore è un eterno lattante che strilla per avere il suo poppatoio”. (E. Fromm)
  • “Che Dio ti affascini ed eccoti libero”. (S. Agostino)
  • “Gli uccelli volano, i pesci nuotano, l’uomo prega”. ( Serafino di Sarov)
  • “Il matrimonio è come la morte, pochi vi arrivano preparati”. (N. Tommaseo)
  • “Il matrimonio è come la morte, non si può provare”. (Anonimo)
  • “Il matrimonio è un elemento chimico nel quale, unendo due elementi, si riesce a produrre veleno”.
  • “La vita di un bambino è come un foglio di carta sul quale tutti quelli che passano lasciano un segno”.  (Proverbio cinese)
  • Hai abbracciato tuo figlio oggi?  Sorprendilo a fare qualcosa di buono… e diglielo”. (S. Johnson)

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Un po’ di mangime…

I progressi della ragione sono lenti,

le radici dei pregiudizi sono profonde”.

(Voltaire)

“I pregiudizi sono il ragionamento degli stupidi”.

(Einstein)

“Per raggiungere un traguardo che non conosci

devi prendere una strada che non sai”.

(San Giovanni della Croce)

“Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte”-

(Gibran)

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