Archivi del mese: ottobre 2013

NICOLA ABBAGNANO… FAVOLOSO

        MA CHE COSA E’ QUESTO AMORE?

 

  “Il punto essenziale è che l’amore non è un’unità, ma un’unione, l’unione di due esseri diversi che liberamente scelgono, di condividere lo stesso destino, di prodigarsi l’uno per l’altro, di vivere nel calore di una attrazione reciproca permanente e di un affetto tenero e sincero che non vacilla.

    Non c’è niente di automatico, di fatale, di infallibile in una unione del genere. Si tratta di un equilibrio che si può raggiungere, mantenere e correggere con il passare del tempo e con il mutare delle vicende della vita, che non risparmiano nessuno. Tali vicende possono far nascere dubbi, incomprensioni o anche conflitti per la diversità delle aspirazioni, dei gusti, dei giudizi che caratterizzano inevitabilmente tutti gli uomini

   . Sono, queste, tutte prove alle quali ogni amore è sottoposto e che l’amore vince se è  un autentico amore.

    L’amore non è l’idillio fatto soltanto di estasi gioiosa che l’animo romantico può sognare. Ma è qualcosa di più e di meglio. E’ la volontà decisa di vivere nella comunicazione incessante, intellettuale ed emotiva, con l’altra persona; è la comprensione dell’altro come di se stesso e di se stesso come dell’altro, la scelta ripetuta e ripetibile del compagno in cui si ripone la gioia di vivere. L’amore non ha bisogno di sogni, ma di vicinanza fisica ed emotiva, di partecipazione solidale agli interessi fondamentali e agli atti comuni della vita di ogni giorno, , di vigilanza incessante affinché nessun evento o atteggiamento possa intaccare o rompere la trama.

    Non è un patrimonio di cui si  possa goderne  la rendita; ma una rendita che va ogni giorno guadagnata. Come tale, è una forma di comunicazione unica e privilegiata che fa di due persone, non un essere unico, ma una dualità complementare della quale la sincerità e la lealtà reciproca sono i caratteri più evidenti. L’amore in questo senso esige coraggio, perché deve affrontare le difficoltà che la vita gli oppone e superarle. Ed esige la maturità di spirito indispensabile per la scelta appropriata e per la volontà di persistere nella scelta.  Ma la maturità di spirito nell’amore non è un dono gratuito dell’età, ma una conquista aperta; una coppia giovane può raggiungerla ugualmente se evita le illusioni dell’adolescenza.

    Certo l’amore, nella sua forza e nella sua stabilità, appare difficile e raro; ma forse è meno raro, nella realtà della vita, di quanto appare perché non occupa le pagine dei giornali, non è sbandierato come un successo che procuri fama o denaro e di rado assurge agli onori della cronaca. Chi ha avuto la fortuna di incontrarlo, faccia di tutto per mantenerlo vivo, perché l’amore non invecchia. E chi non l’ha incontrato, apra il cuore alla speranza, perché la vita è sempre una speranza d’amore.”   (Nicola Abbagnano)

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ALLE PERSONE AFFETTE DA “accanimento pedagogico” …

“NON HA ALCUN SENSO IL CORREGGERE E IL DISCIPLINARE CERTI UOMINI: ESSI DEVONO VIVERE FINO IN FONDO E PER UN LUNGO ARCO DI TEMPO UN POLO (durezza, ira, scontrosità…) FINCHE’ EMERGA QUELLO OPPOSTO  (calma, gentilezza, affabilità).” (Anselm Grun)

  Il guaio è che talvolta, così come dura una vita l’accanimento pedagogico, dura altrettanto una vita, per certi uomini e per certe donne, anche l’accanimento comportamentale del primo polo…

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