Archivi del mese: giugno 2018

DA PENSARCI SU…

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PARLIAMO DI FAMIGLIA?

       FAMIGLIA IMPOSSIBILE… O POSSIBILE?

 

   “Esistono tanti tipi di moduli familiari. Nel tipo di famiglia “ancillare”, i genitori sono particolarmente eccellenti nel moltiplicare le loro funzioni: da procacciatori inesauribili di doni ed accompagnatori zelanti e puntuali per accompagnare i figli alla scuola, alle feste, dai parenti, ai corsi di nuoto, di musica e di danza, al cinema, alle competizioni sportive e teatrali.

   Da coordinatori dell’organizzazione domestica ( la baby sitter, la ragazza aiuto per i compiti, la colf per i lavori di casa, la nonna per i vestitini), ad orchestratori della campagna di esposizione ai mass media (il posto d’onore per la TV, il giradischi per le fiabe e per Travolta, i fumetti, i libri intelligenti, i videogames).

   Da animatori del tempo libero (il sabato e la domenica di corsa in campagna, in montagna, al mare; d’estate un mese in montagna e uno al mare; a Natale, la settimana bianca e poi il carnevale) a solerti esecutori di programma d’avanguardia (l’inglese a Londra, i soggiorni estivi al Club Meditarranée, l’ecologia in fattoria).

   Va da sé che in questo contesto culturale, oggi più che mai la famiglia cristiana si ripropone come un vero e proprio “laboratorio di controcultura”: favorendo la vita in tutte le sue espressioni e responsabilizzandosi in ordine alla maturazione autentica della persona.

   Di fatto la famiglia è il “terreno naturale” per la strutturazione di “personalità adulte” e per la individuazione di  “progetti vocazionali”.

 (Corriere della Sera, 1989)

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“Fino a sette anni adoravo la mia famiglia; la odiai a tredici; scappai a diciannove. Mi feci una mia famiglia a  ventuno; l’abbandonai a trentacinque. Desideravo ardentemente tornare alla mia famiglia; lo feci; l’abbandonai a trentasei. Mi feci una nuova famiglia a trentotto; l’abbandonai a quarantacinque. Mi feci una nuova famiglia a ai quarantotto; l’abbandonai a cinquanta. Mi feci una nuova famiglia a cinquantacinque; l’abbandonai a sessanta! Ma quante famiglie ci vogliono per averne una giusta?”

Commento semiserio personale: I due “virus” sono il pronome “io” e il verbo “avere”.

Possibile utilizzo dei numeri da giocare al superenalotto: 7,13,19,21,35,36,38,45,48,50,55,60!

 

 

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