“Chi non riesce ad accettare una sofferenza naturale va a inventarsi una sofferenza nevrotica”. (Jung)
“Tu solo ce la puoi fare, ma non ce la puoi fare da solo”.
“I fiori rossi del mio giardino sono tutti secati. Allora io sono andato dal fiore più grande e ci o deto: “Perché siete tutti secati? Allora il fiore che stava per morire ha aprito gli occhi e mi ha deto così: “Noi siamo tutti secati perché in questa casa non ci è amore e i fiori senza amore muoiono”.
Anno ragione i fiori del mio giardino perché la mia mamma e il mio babo non si vogliono bene”. (Un bambino di sette anni da R. Battaglia, LETTERE DAL DOMANI, S.E.I.)
SIAMO MARITO E MOGLIE
Vi sono donne che dicono: “Mio marito può pescare se desidera, ma i pesci li dovrà pulire lui”. Non io. A qualunque ora della notte e lo aiuto a disporre, pulire e salare i pesci. E’ così bello, noi due soli in cucina, ogni tanto i nostri gomiti si toccano. E lui dice cose del tipo: “Questo m’ha dato del filo da torcere. Luccicava come l’argento quando balzò in aria”. E mima il balzo con la mano. Attraversa la cucina come un profondo fiume, il silenzio del primo incontro. Infine i pesci sono sui piatti., si va a dormire. L’aria balugina d’argento, siamo marito e moglie. (Adelia Prado)
DIO PADRE CI HA CREATO (Pensieri sparsi dei bambini di Arzano)
“Dio ha fatto bene a crearci, solo che ha esagerato un po’”.
“E’ scontato che fu Dio a crearci”.
“O Dio o qualcun’ altro, qualcuno ci doveva creare”.
“Dio ci ha creati perché ci voleva più bene di prima”.
“Dio ha creato pure i negri solo che loro non lo sanno”.
“Dio ci ha creato per spedirci con calma in Paradiso”.
“Dio ci creò antichissimi”.
“Dio prima creò l’uomo e poi lo addomesticò”.
“Dio ci ha creati per farci circolare”.
“Dio ci ha creato con molta cautela”.
“Se Dio ci ha creati, perché a mio fratello lo hanno messo in collegio?”.
“Ma se Dio sapeva che la maggior parte andava all’inferno, perché li ha creati?”.
“Al pronto soccorso, uno che si era fatto male, non ci credeva che Dio ci ha creati”.
ERA TROPPO TARDI
Non ho mai conosciuto il nonno, ma ho sempre saputo che era alto solo un metro e 53, mentre la nonna era una spilungona, alta un metro e 85. Un giorno, mentre sfogliavo un album di vecchie fotografie con la nonna, mi sono resa conto della strana figura che dovevano fare insieme. Ho chiesto: “Nonna, come hai fatto a innamorarti di un uomo tanto più basso di te?”. Mi ha risposto: “Tesoro, ci siamo innamorati stando seduti, e quando mi sono alzata in piedi era troppo tardi”. (Rebecca W. Elwood)