Quelle timide risa
accese da baci impacciati
e quelle storie inverosimili
che raccontavo
con la serietà di un bambino
per non lasciarti fuggire
prima dei rintocchi di mezzanotte
sono qui con noi
se solo chiudo gli occhi
e stringi le mie mani
in questa cara soffitta
ove echi di parole sottovoce
e di carezze incerte e incontenibili
carpiti al fremito del desiderio
ancora disegnano incantesimi
d’oriente sui vetri appannati
dai nostri respiri nudi.