Girano Sui social circolano anche alcune belle cose, storielle, vignette, aforismi tra le quali una, bellissima, è quella delle “benedizioni reciproche” tra amici e conoscenti.
“Benedire” significa semplicemente “dire bene” di una persona, di una situazione…
Fa tanto bene al cuore e all’anima quando qualcuno ti dice: “Che Dio ti benedica”, perché è proprio Lui l’inventore e il titolare di ogni benedizione.
Questo bel brano dal sapore poetico – spirituale lo attesta.
“Quando Dio decise di creare il mondo, le singole lettere dell’alfabeto si presentarono dinanzi al suo trono perché egli creasse il mondo per mezzo di loro.
Si presentò la lettera T: “Ma perché – le disse l’Eterno – dovrei creare il mondo per mezzo di te?” “Perché io sono l’iniziale di Tenerezza” fu la risposta: “Sì – riprese l’Eterno – ma T è pure l’iniziale di Tradimento”.
Si presentò allora la lettera S e fece la medesima richiesta essendo esse l’iniziale di Santità. Ma Dio la rifiutò perché era anche l’iniziale di Solitudine.
Fu poi la volta delle altre lettere tutte ugualmente scartate perché oltre che di termini positivi erano anche iniziali di parole negative.
Alla fine si presentò a lettera B. Essa disse: “B è l’iniziale di Benedizione”. L’Eterno si trovò d’accordo e creò il mondo con la lettera B. Come è scritto: “Bereshit (che in ebraico è “in principio”) Dio creò il cielo e la terra”.
Benedire è dire e fare il bene e questa parola non può essere stravolta. E’ creatrice e salvifica”.