MI SEMBRA…
Mi sembra di poter argomentare così, in modo del tutto filosofico e senza minimamente voler entrare nel sacrario della coscienza di nessuno, a proposito del comportamento di tanti cristiani cattolici chiamati anni or sono a pronunciarsi sul “sì” o “no” all’ aborto (legge 194 che, con eufemismo sfacciato, è stata varata con il titolo di “Interruzione volontaria della gravidanza”).
Molti di loro, pur dichiarandosi contrari all’ aborto, asserivano di aver votato a favore “per lasciare libere le persone di operare la propria scelta”.
Tale curiosa motivazione mi costringe a chiedere loro in tutta franchezza fraterna: ma vi sentite così importanti da pensare di essere proprio voi a concedere o a permettere tale libertà ad altri? Non è che vi mettete quasi al pari di Dio che è il titolare unico della distribuzione universale della libertà?
Senza scordare che la vera libertà non è quella di operare il bene e il male o quella di illudersi che il “male” si possa anche fare “bene”…
In tale senso ci avevano provato Eva ed Adamo a fare di testa loro l’esperienza del “male” , sforzandosi di farlo “bene”… e in questo mostrando tutta la loro “originalità”…
La vera libertà e quella “dal male”, che ha come altra faccia della medaglia quella di libertà “di fare il bene” con fantasia e originalità.
Infatti gli alberi da frutta “buona” dai quali poter cogliere ogni frutto erano tanti ( = i comportamenti di libertà di poter fare il bene sono proprio infiniti…), mentre invece l’albero da frutta “cattiva” da non cogliere era uno solo (= il comportamento di libertà di poter fare il male è uno solo).
Credo basti così “interrompendo volontariamente” il mio argomentare!