LA FAMIGLIA E I VESCOVI (in margine al recente Sinodo)
E’ da quel dì che la famiglia è alla solerte e appassionata attenzione dei Vescovi, così come è da quel dì che è nel mirino dei cecchini della cultura “individualistica” odierna.
Sta di fatto che il recente Sinodo dei Vescovi è l’ultimo frutto di una semina iniziata anni fa, la semina della “pastorale familiare”, che prevede un approccio del tutto particolare rispetto alle pastorali di categoria (giovani, catechizzandi, ammalati…).
La pastorale familiare riceve un impulso determinante da san Giovanni Paolo II: “L’avvenire dell’umanità passa attraverso la famiglia” e “Fate ogni sforzo perché vi si una pastorale familiare”, “Il nostro tempo così carico di tensioni e avaro di tenerezza” e “C’è poca vita umana nelle famiglie dei nostri giorni” sono pronunciamenti profetici da non sottovalutare.
Purtuttavia la pastorale familiare sembra essere rimasta la cenerentola nell’insieme delle varie e talvolta frenetiche attività pastorali più caratterizzate nel senso più “individuale” che non “relazionale”.
E non lo dico con animo polemico , ma forte di una esperienza ormai pluriennale di constatazione sul campo.
Nuovi fermenti ovviamente non mancano, anche perché lo Spirito Santo non sta con le mani in mano. Sono ancora pochi, ma vanno nella direzione di una caratterizzazione in senso relazionale e sanamente laicale della intera pastorale.
In questa prospettiva il recente Sinodo dei Vescovi, al di là delle varie letture riduttive e talvolta di bassa lega culturale di alcuni mass media, ne è stato un esempio. Tanti si attendevano pronunciamenti più o meno rivoluzionali o clamorosi… forse ignorando l’insieme del “progetto famiglia” che è di competenza stretta di Dio.
Non va ignorato infatti che Dio è famiglia, che crea la famiglia a partire dalla coppia di maschio e femmina a sua immagine e somiglianza e che quando ha voluto “umanizzare” la sua “divinità” lo ha fatto, per così dire, “intrufolandosi”, da par Suo, nel bel mezzo di una relazione incipiente di una coppia vergine di fidanzati di Nazaret…
Tanti si attendevano aperture della serie “liberi tutti” o condanne della serie “tutti all’inferno” laddove invece è bastato ricordare con misericordiosa intelligenza i fondamentali concetti della antropologia e dell’antropologia biblica.
Anche perché, come afferma un mio amico sacerdote, don Carlino Panzeri, “la verità è al singolare” e non consente quindi modulazioni opinionali alternative.
Scriveva Rumi, un mistico del XII secolo. “La verità è uno specchio che cadendo andò in frantumi e ognuno, raccogliendo un frantume e vedendosi rispecchiato dentro, pensò di possedere l’intera verità”.
Si fa tanto parlare di “ecologia” in tutti gli ambiti del vivere. Il Sinodo dei Vescovi ha semplicemente ricordato che esiste anche una ecologia antropologica, una ecologia della famiglia, una ecologia sessuale, una ecologia del rapporto uomo donna, insomma una ecologia come Dio comanda….