MACCHE’ DIRITTI CIVILI…. SI TRATTA DI CAPRICCI INFANTILI!
E lo dimostro riferendomi alla tendenza di certa “cultura” odierna di considerare il “desiderio” come fonte giuridica. Come fanno appunto i bambini… che non sanno ancora unire libertà a responsabilità (il bambino fa solamente ciò che gli piace non curandosi se sia giusto o conveniente… dice la letteratura scientifica seria). Senza trascurare l’arroganza con la quale si blatera (la prova sta nel rifiuto, da parte degli arroganti saputoni, di un qualsiasi confronto adulto sul merito della questione…). Si barricano dietro argomentazioni speciose della serie “rispetto delle minoranze”, “democrazia maggioritaria” (come se fosse il numero a determinare il livello etico dei comportamenti). Ma dove hanno imparato a pensare? Ma il livello del “pensare” è solo quello “razionale” o ne esiste anche uno “intelligente” sebbene non razionale? E poi perché non sopportano un po’ di ironia sulla loro spocchiosità dialettica? Questo mi insospettisce molto a livello psicologico del profondo… e non voglio dire il perché in quanto sono convinto di venire incompreso… E poi perchè certi giornalisti parlano di Irlanda “cattolica” a proposito del famigerato o famoso referendum sulle unioni “civili”? Se “cattolico” è un sostantivo, esso postula anche degli aggettivi del tipo “intelligente”, “deficiente”, “individualista”, tradizionalista”, “preconciliare”, “postconciliare” o più semplicemente “cristiano”… E il “cattolico cristiano”, come Dio comanda, non si fa certo lusingare dalle sirenette etero o omoculturali d’oggidì.