Sulla questione dei “gender” sento un rammarico pesante demtro il mio cuore, rammarico che talvolta contagia pure l’anima… Mi faccio domande… Ma come si permettono certi individui di denigrare le “favole” del passato? Ma in ragione di quale criterio di “scientificità” se ne escono con considerazioni e teoremi sconcertanti! Lasciamo perdere la povertà dialettica e il cattivo uso dell’intelligenza…Ma da dove gli viene quella sicumera irritante secondo la quale è giusto solamente quello che opinano loro? Se la cantano e se la suonano (anche stonando). Non entro nel merito perchè li considero deficienti nel senso latino della parola, nel senso cioè che “mancano” della più elementare delle regole della convivenza che è quella del rispetto. Del rispetto della “natura” prima di tutto.. Si parla tanto di “ecologia”… Ebbene c’è anche una “ecologia sessuale” altro che storie! Scriveva la Terruwe: “Se Dio perdona sempre e l’uomo perdona qualche volta, la natura non perdona mai. Se non la si rispetta ribatte il colpo, te la fa pagare”. Ma lasciamo perdere… per loro la “natura” è un optional emozionale. A livello filosofico stiamo promuovendo la componente “desiderio” a “diritto”. Ho diritto a pensare e a fare quello che mi piace… Ma questa è la filosofia del bambino, dell’homo ludens, dell’adultino… non dell’adulto con gli attributi che gli competono… Se riuscirò incollerò un bellissimo articolo di Lucia Bellaspiga al riguardo apparso sulla rivista AVVENIRE NOI GENITORI E FIGLI DEL 30 MARZO SCORSO… Ma le leggono e le meditano i credenti certe belle cose di casa nostra? A proposito mi ricordo una battuta del cardinal Martini al rigaurdo; lui non distingueva tra credenti e non credenti, ma tra pensanti e non pensanti:, ma dubitano che certi individu la pssano capire!